“Il nostro Salvatore nell’ultima cena, la notte in cui fu tradito, istituì il sacrificio eucaristico del suo corpo e del suo sangue, onde perpetuare nei secoli fino al suo ritorno il sacrificio della croce, e per affidare così alla sua diletta sposa, la Chiesa, il memoriale della sua morte e della sua resurrezione: sacramento di amore, segno di unità, vincolo di carità, convito pasquale, nel quale si riceve Cristo, l’anima viene ricolma di grazia e ci è dato il pegno della gloria futura.” (Sacrosanctum Concilium n. 47).
“Partecipando all’assemblea eucaristica, i fedeli mangiano la carne del Figlio dell’Uomo e bevono il suo sangue, per ricevere la vita eterna e manifestare l’unità del popolo di Dio. Offrendo se stessi con Cristo, s’inseriscono nell’universale sacrificio, che è tutta l’umanità redenta offerta a Dio per mezzo di Cristo, sommo sacerdote; e pregano il Padre che effonda più largamente il suo Spirito, perché tutto il genere umano formi l’unica famiglia di Dio.” (Rito del Battesimo dei bambini, p. 16)
Libri liturgici
Integrazioni nei libri liturgici del Rito Romano
– sulla memoria facoltativa di san Gregorio di Narek, abate e dottore della Chiesa
– sulla memoria facoltativa di san Giovanni De Avila, presbitero e dottore della Chiesa
– sulla memoria dei santi Marta, Maria e Lazzaro
– sulla memoria facoltativa di santa Ildegarda di Bingen, vergine e dottore della Chiesa
– sulla memoria facoltativa di santa Faustina Kowalska, vergine