Quattro liturgie, ciascuna è Pasqua

La Veglia non è un insieme di elementi rituali che per gradi vanno dalla benedizione del fuoco nuovo fino al culmine di un tripudio di “emotività” pasquale, come se si realizzasse un crescendo verso il “momento della Risurrezione”. Il rito è composto di quattro Liturgie (Lucernario, Liturgia della Parola, Liturgia battesimale e Liturgia eucaristica), che sono, ciascuna, compiutamente Pasqua.
La Pasqua di Cristo è una colonna di fuoco (Es 13,21) e di luce, nella quale siamo stati immersi per essere illuminati dal suo amore.
La Pasqua di Cristo è la persona del Verbo che interpreta tutte le pagine delle Scritture mostrando ciò che si riferisce a lui e ci interpella fino a immergerci in sé.
La Pasqua di Cristo è il passaggio del Mar Rosso, l’immersione nel Giordano, perché, usciti e rinati, veniamo crismati, abitati dallo Spirito Santo che prega in noi (Rm 8.26), ci porta a Cristo, intercede per noi, aiuta la nostra incapacità, illumina la nostra mente e scalda il nostro cuore guidandolo a Dio. Attraverso di lui si realizza l’unione a Cristo, poiché è nello Spirito del Figlio di Dio che siamo resi figli. L’Apostolo ci ricorda che «nessuno può dire “Gesù è Signore”, se non sotto l’azione dello Spirito Santo» (1 Cor 12,3). E nelle Catechesi sui Sacramenti, sant’Ambrogio afferma: «Chi si inebria dello Spirito è radicato in Cristo».
La Pasqua di Cristo è il suo Corpo e il suo Sangue nell’atto di offrirsi per noi e per la nostra salvezza: mangiando e bevendo questo cibo spirituale, siamo immersi nella sua vita donata e glorificata.

condividi su